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Carb craving e Zucchero-dipendenza - II parte

apr 04, 2022
Continuano i nostri incontri dedicati alla divulgazione di una metodologia di Estetica Funzionale che ha lo scopo di elevare il più possibile la figura professionale dell’Estetista e dell’Operatore del Benessere. 
Il fine è quello di accrescere le competenze degli operatori, di promuoverne la loro professionalità e di valorizzare una professione che da troppi anni è stata sottostimata.

L’Organizzazione Mondiale della Sanità indica in 50 grammi al giorno la dose di zuccheri da non superare. Due terzi del glucosio in circolo nel nostro organismo servono infatti, per le funzioni cerebrali.

 Bisogna però fare una netta differenza tra zuccheri “buoni” e “zuccheri cattivi”

Quelli “buoni” sono quelli ricavati dai carboidrati complessi. I cereali integrali, la verdura, i legumi, la frutta contengono preziose sostanze nutritive e sono fonte inesauribile di zuccheri complessi.

Al contrario, i cosiddetti zuccheri cattivi, detti anche zuccheri veloci o carboidrati semplici, se consumati in dosi superiori al 10% del fabbisogno energetico giornaliero sono potenzialmente dannosi e creano dipendenza.

Gli zuccheri semplici, li troviamo in prodotti trasformati come bibite, caramelle, fast food, alcolici e in tutti i prodotti dolci da forno.

 Quando li mangiamo, il cervello produce serotonina, l'ormone del benessere, ed è difficile farne a meno. L’abitudine a consumare nei nostri pasti abbondanti quantità di zucchero, rende piuttosto difficile la scelta di optare su standard alimentari che abbiano ridotta palatabilità e che risultino meno gradevoli al palato.

 Gli alimenti ad alta palatabilità, contengono nella loro composizione una percentuale elevata di zuccheri, grassi, sale e farina e hanno la capacità di evocare un senso di piacere e godimento, quando vengono mangiati.

Possiamo affermare che questa palatabilità racchiude in sé una sorta di “ricompensa edonica”. infatti sia gli zuccheri sia i grassi assumono spesso i connotati di confort-food. Cibi poco nutrienti, che donano una piacevole ma ingannevole, sensazione di benessere.

Ma perché ci sentiamo piacevolmente appagati dopo aver consumato degli zuccheri?

Per ogni boccone, una cascata di serotonina, viene immessa ad alti livelli, nel circolo sanguigno. Ne consegue che a livello del sistema nervoso, la serotonina è in grado di rimodulare il tono dell’umore. 

Nelle persone che hanno bassi livelli di serotonina, fare un’abbuffata di carboidrati come ad esempio il cioccolato, equivale ad assumere una grande quantità di serotonina.

Il nostro metabolismo però, non è in grado di tollerare stimolazioni così violente e quindi perde le sue naturali doti di auto-regolazione. Inoltre, l’innalzamento glicemico stimola il pancreas e il suo rilascio elevato di insulina nel sangue. 

L’azione ipoglicemizzante dell’insulina genera una repentina riduzione dei livelli di glucosio nel sangue e scatena nuovamente, il desiderio di assumere zuccheri. S’instaura così un circolo vizioso che nel tempo porterà l’organismo, ad una ridotta capacità di mantenere in equilibrio i valori di serotonina nel corpo. 

La serotonina è dunque tra i maggiori responsabili del meccanismo del carb craving. 


I recettori della serotonina sono numerosissimi nel nostro corpo. 

Le cellule ormonali della mucosa gastrointestinale contengono circa il 90%, della quantità corporea di questi recettori. L’organismo per poter sintetizzare la serotonina, necessita di un aminoacido essenziale chiamato triptofano. 

Il triptofano può essere introdotto nel nostro organismo, solo attraverso l’alimentazione. Tra gli alimenti ad alto contenuto di triptofano abbiamo le uova, i formaggi, il tonno, il pollo e il tanto amato cioccolato. La ricerca scientifica ha confermato che la presenza di triptofano nel cioccolato è in grado di influenzare il nostro umore e di conseguenza i nostri comportamenti.

L’intuito mi dice che alcuni di voi si siano soffermati alla parola cioccolato! 

Già solo nel nominarla, si prova un piacevole senso di appagamento. Verrebbe quasi da pensare che scienza giustifichi le abbuffate di cioccolato. Finalmente una bella notizia!

In realtà non è così, una buona abitudine sarebbe quella di non identificare il cioccolato, come un innocuo antistress!

Il rischio è quello di incappare nel meccanismo di ricompensa. sarebbe più indicato mangiare dolci solo si è felici! 

Pertanto, durante la sindrome premestruale e negli stati depressivi, i livelli di serotonina sono più bassi e la maggior parte delle donne, vive sbalzi d’umore, insonnia e in alcuni casi depressione.

Purtroppo la riduzione di serotonina stimola l’appetito e il desiderio di sostanze eccitanti dell’umore.

 La soluzione sarebbe quella di adottare una strategia del piacere a “basso impatto emozionale”. Meditazione, massaggio, tecniche di rilassamento, sono ottimi modulatori umorali privi di effetti collaterali!

Regaliamoci la “dolcezza,” del tocco di un massaggio. Tra i suoi innumerevoli benefici, il massaggio crea quasi nell’immediato: il rilascio di endorfine, la regolazione dei livelli di glucosio nel sangue e la capacità di lenire le nostre ansie.

La sensazione di piacevolezza non tarderà ad arrivare perché i livelli di serotonina in circolo saranno ottimali. 

Pronti per assaporare una barretta di cioccolato? Vi raccomando rigorosamente fondente!

A presto…



14 set, 2022
Eccoci arrivati a settembre! Per molti di noi le vacanze sono ormai un ricordo che sta per sfumare! Sempre più persone però scelgono di posticipare le ferie per godersi la propria vacanza a settembre. I motivi possono essere molti: dal clima più fresco, i costi più bassi rispetto ad agosto, maggiore tranquillità in spiaggia o semplicemente perché andare in vacanza in questo periodo ci permette di affrontare un nuovo anno lavorativo con più grinta. Tutto questo potrebbe far pensare che esporsi al sole a settembre sia meno rischioso rispetto mesi più caldi, come luglio e agosto. Niente di più sbagliato! Tale convinzione è data dal fatto che i raggi del sole, in questo mese dell’anno, sono meno caldi. In realtà a settembre il sole è ancora alto e caldo nel cielo; inoltre i raggi ultravioletti raggiungono sempre la superficie terrestre con intensità diverse (a seconda che siano UVA o UVB) e la loro pericolosità è data appunto dalla capacità di penetrazione degli stessi sulla nostra pelle. La maggior parte dei raggi che arrivano sulla nostra superficie corporea sono raggi UVA (95%) mentre i raggi UVB rappresentano il 5%. Gli UVA in particolare sono presenti tutto l’anno, quindi anche a settembre! Questi raggi hanno una lunghezza d’onda che penetra in profondità nella pelle, sottoponendo i nostri tessuti (senza le giuste precauzioni) alla degradazione delle fibre di collagene e di elastina. Mentre gli UVB sono maggiormente presenti in estate, raggiungendo il picco nelle ore più calde e sono i maggiori responsabili di eritemi e scottature. Grazie agli UVB possiamo esibire la nostra “tintarella” ma, attenzione, che hanno un forte potere eritematogeno! Questa caratteristica rende necessaria un’adeguata protezione solare! Sebbene sia vero che a settembre il sole risulta avere un impatto sulla pelle decisamente meno aggressivo, non dobbiamo sottovalutare che, a fronte di tutto ciò, prendere il sole in questo periodo dell’anno necessita la stessa attenzione e preparazione della pelle adottata nei mesi più caldi. Il fotoinvecchiamento o fotoaging è una delle principali cause di alterazioni del DNA a livello cellulare. L’azione dei radicali liberi e il danneggiamento del collagene sono cause primarie della conseguente comparsa di rughe profonde e di lassità cutanea. Per limitare il danno causato dall’accelerata produzione dei radicali liberi esistono alcuni prodotti cosmetici e farmacologici da applicare sulla pelle, che risultano efficaci nell’attenuare i segni del fotoaging. I cosmetici che contengono alghe sembrano vantare proprietà bioriattivanti sui tessuti cutanei: le loro caratteristiche donano al prodotto proprietà addensanti, viscosizzanti e antiossidanti. Le creme che contengono formulazioni cosmetiche arricchite di alghe apportano sulla pelle trattata interessanti quantità di vitamine, oligoelementi e aminoacidi essenziali. Tutti questi microelementi sono preziosi per la salute della nostra pelle. Le creme solari, invece, seppur indispensabili per proteggerci dai raggi solari, non hanno la capacità di favorire il trofismo e la corretta funzionalità della pelle. Vi sono difatti diverse variabili che agiscono sul processo di formazione dell’abbronzatura e scegliere la giusta protezione solare non è sempre così facile come si pensa! La protezione solare è certamente un’ottima strategia per difendere la nostra pelle dagli effetti nocivi delle radiazioni solari ma non è l’unica. In commercio ve ne sono diverse e i prodotti che le contengono sono riconoscibili attraverso un valore che indica il singolo parametro di protezione solare: il SPF. L’ormai famoso SPF presenta però alcuni limiti quali una scarsa resistenza all'acqua e al sudore, soggettività di chi si espone al sole, quantità di prodotto applicato sulla pelle, effetti e durata limitata delle creme solari. Inoltre per ultimo (non per ordine di importanza) va sottolineato che a tutt’oggi non esiste un codice internazionale sul grado di protezione anti UVA come accade ormai per i filtri UVB. Dunaliella e SPF: Un “cocktail” ideale per la protezione solare? Nei precedenti incontri abbiamo spesso affrontato il tema della prevenzione e di quanto questa sia fondamentale per il mantenimento, non solo del nostro stato di salute ma, anche, per la sua azione anti-age sui tessuti epiteliali. Le alghe in generale, sia sotto forma di integratori sia a livello alimentare e cosmetologico, hanno ormai ampiamente conquistato la maggior parte dei fautori del benessere. Le loro innumerevoli proprietà diuretiche, detossinanti, lipolitiche e antiossidanti fanno delle alghe uno dei principali trattamenti a sostegno della salute dell’organismo. In natura vi sono un’infinità di specie di alghe la cui distinzione è resa possibile dal colore della stessa. Se ne trovano di verdi, brune, rosse e il loro colore indica le proprietà e la specie di appartenenza. Le proprietà nutrizionali delle alghe sono comprovate; integrarle alla dieta apporta benefici a tutto l’organismo e pertanto anche alla pelle. Alcuni integratori alimentari ad alta concentrazione di alghe sono molto indicati per la loro azione foto-protettrice. Il loro utilizzo ha lo scopo di correggere le carenze nutrizionali, mantenere un adeguato apporto di alcuni nutrienti e coadiuvare specifiche funzioni fisiologiche, che sono alla base di una regolare produzione di melanina da parte di alcune cellule presenti nell’epidermide: i melanociti. Oggi, in particolare, ci tufferemo in acque saline alla scoperta di un’alga verde, la Dunaliella. La Dunaliella è un vegetale che vive in acque la cui salinità presenta concentrazioni molto elevate di cloruro di sodio. La proliferazione di quest’alga ci regala la suggestiva visione del colore rosso-arancio tipico delle acque delle saline. La Dunaliella è un’alga ricca di sostanze ad elevata azione antiossidante. Quest’effetto è dato dall’alto contenuto in carotenoidi, come alfa-carotene, beta-carotene, luteina, zeaxantina, criptoxantina. Vuoi saperne di più? Seguimi nel prossimo articolo, scoprirai gli effetti preziosi che l’alga Dunaliella fornisce al nostro organismo. A presto…
14 set, 2022
Eccoci arrivati a settembre! Per molti di noi le vacanze sono ormai un ricordo che sta per sfumare! Sempre più persone però scelgono di posticipare le ferie per godersi la propria vacanza a settembre. I motivi possono essere molti: dal clima più fresco, i costi più bassi rispetto ad agosto, maggiore tranquillità in spiaggia o semplicemente perché andare in vacanza in questo periodo ci permette di affrontare un nuovo anno lavorativo con più grinta. Tutto questo potrebbe far pensare che esporsi al sole a settembre sia meno rischioso rispetto mesi più caldi, come luglio e agosto. Niente di più sbagliato! Tale convinzione è data dal fatto che i raggi del sole, in questo mese dell’anno, sono meno caldi. In realtà a settembre il sole è ancora alto e caldo nel cielo; inoltre i raggi ultravioletti raggiungono sempre la superficie terrestre con intensità diverse (a seconda che siano UVA o UVB) e la loro pericolosità è data appunto dalla capacità di penetrazione degli stessi sulla nostra pelle. La maggior parte dei raggi che arrivano sulla nostra superficie corporea sono raggi UVA (95%) mentre i raggi UVB rappresentano il 5%. Gli UVA in particolare sono presenti tutto l’anno, quindi anche a settembre! Questi raggi hanno una lunghezza d’onda che penetra in profondità nella pelle, sottoponendo i nostri tessuti (senza le giuste precauzioni) alla degradazione delle fibre di collagene e di elastina. Mentre gli UVB sono maggiormente presenti in estate, raggiungendo il picco nelle ore più calde e sono i maggiori responsabili di eritemi e scottature. Grazie agli UVB possiamo esibire la nostra “tintarella” ma, attenzione, che hanno un forte potere eritematogeno! Questa caratteristica rende necessaria un’adeguata protezione solare! Sebbene sia vero che a settembre il sole risulta avere un impatto sulla pelle decisamente meno aggressivo, non dobbiamo sottovalutare che, a fronte di tutto ciò, prendere il sole in questo periodo dell’anno necessita la stessa attenzione e preparazione della pelle adottata nei mesi più caldi. Il fotoinvecchiamento o fotoaging è una delle principali cause di alterazioni del DNA a livello cellulare. L’azione dei radicali liberi e il danneggiamento del collagene sono cause primarie della conseguente comparsa di rughe profonde e di lassità cutanea. Per limitare il danno causato dall’accelerata produzione dei radicali liberi esistono alcuni prodotti cosmetici e farmacologici da applicare sulla pelle, che risultano efficaci nell’attenuare i segni del fotoaging. I cosmetici che contengono alghe sembrano vantare proprietà bioriattivanti sui tessuti cutanei: le loro caratteristiche donano al prodotto proprietà addensanti, viscosizzanti e antiossidanti. Le creme che contengono formulazioni cosmetiche arricchite di alghe apportano sulla pelle trattata interessanti quantità di vitamine, oligoelementi e aminoacidi essenziali. Tutti questi microelementi sono preziosi per la salute della nostra pelle. Le creme solari, invece, seppur indispensabili per proteggerci dai raggi solari, non hanno la capacità di favorire il trofismo e la corretta funzionalità della pelle. Vi sono difatti diverse variabili che agiscono sul processo di formazione dell’abbronzatura e scegliere la giusta protezione solare non è sempre così facile come si pensa! La protezione solare è certamente un’ottima strategia per difendere la nostra pelle dagli effetti nocivi delle radiazioni solari ma non è l’unica. In commercio ve ne sono diverse e i prodotti che le contengono sono riconoscibili attraverso un valore che indica il singolo parametro di protezione solare: il SPF. L’ormai famoso SPF presenta però alcuni limiti quali una scarsa resistenza all'acqua e al sudore, soggettività di chi si espone al sole, quantità di prodotto applicato sulla pelle, effetti e durata limitata delle creme solari. Inoltre per ultimo (non per ordine di importanza) va sottolineato che a tutt’oggi non esiste un codice internazionale sul grado di protezione anti UVA come accade ormai per i filtri UVB. Dunaliella e SPF: Un “cocktail” ideale per la protezione solare? Nei precedenti incontri abbiamo spesso affrontato il tema della prevenzione e di quanto questa sia fondamentale per il mantenimento, non solo del nostro stato di salute ma, anche, per la sua azione anti-age sui tessuti epiteliali. Le alghe in generale, sia sotto forma di integratori sia a livello alimentare e cosmetologico, hanno ormai ampiamente conquistato la maggior parte dei fautori del benessere. Le loro innumerevoli proprietà diuretiche, detossinanti, lipolitiche e antiossidanti fanno delle alghe uno dei principali trattamenti a sostegno della salute dell’organismo. In natura vi sono un’infinità di specie di alghe la cui distinzione è resa possibile dal colore della stessa. Se ne trovano di verdi, brune, rosse e il loro colore indica le proprietà e la specie di appartenenza. Le proprietà nutrizionali delle alghe sono comprovate; integrarle alla dieta apporta benefici a tutto l’organismo e pertanto anche alla pelle. Alcuni integratori alimentari ad alta concentrazione di alghe sono molto indicati per la loro azione foto-protettrice. Il loro utilizzo ha lo scopo di correggere le carenze nutrizionali, mantenere un adeguato apporto di alcuni nutrienti e coadiuvare specifiche funzioni fisiologiche, che sono alla base di una regolare produzione di melanina da parte di alcune cellule presenti nell’epidermide: i melanociti. Oggi, in particolare, ci tufferemo in acque saline alla scoperta di un’alga verde, la Dunaliella. La Dunaliella è un vegetale che vive in acque la cui salinità presenta concentrazioni molto elevate di cloruro di sodio. La proliferazione di quest’alga ci regala la suggestiva visione del colore rosso-arancio tipico delle acque delle saline. La Dunaliella è un’alga ricca di sostanze ad elevata azione antiossidante. Quest’effetto è dato dall’alto contenuto in carotenoidi, come alfa-carotene, beta-carotene, luteina, zeaxantina, criptoxantina. Vuoi saperne di più? Seguimi nel prossimo articolo, scoprirai gli effetti preziosi che l’alga Dunaliella fornisce al nostro organismo. A presto…
04 apr, 2022
Continuano i nostri incontri dedicati alla divulgazione di una metodologia di Estetica Funzionale che ha lo scopo di elevare il più possibile la figura professionale dell’Estetista e dell’Operatore del Benessere. Il fine è quello di accrescere le competenze degli operatori, di promuoverne la loro professionalità e di valorizzare una professione che da troppi anni è stata sottostimata.
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