Continuano i nostri incontri dedicati alla divulgazione di una metodologia di Estetica Funzionale che ha lo scopo di elevare il più possibile la figura professionale dell’Estetista e dell’Operatore del Benessere.
Il fine è quello di accrescere le competenze degli operatori, di promuoverne la loro professionalità e di valorizzare una professione che da troppi anni è stata sottostimata.
Perché mai un organismo sano deve produrre reazioni a catena come quelle prodotte dai radicali liberi?
Ogni trattamento “anti-age” ha il fine di contrastarne la comparsa, ma quale strategia può risultare vincente se il “nemico” da combattere non lo si conosce?
Innanzitutto è indispensabile, prima di ogni intervento di benessere, conoscerne la provenienza e il grado di dannosità.
Solo in tal modo sarà possibile rafforzare la naturale azione antiossidante che attua normalmente il nostro organismo.
I radicali liberi, da sempre oggetto d’interesse sia nell'ambito medico sia in quello estetico, sono diventati famosi per il loro grado di reattività e per i danni che provocano all’interno delle cellule.
Queste molecole, in quantità ridotte, hanno funzioni importanti: intervengono nei processi di maturazione delle strutture cellulari e l’organismo li utilizza come vere e proprie armi del sistema immunitario. Queste particelle vengono dunque prodotte normalmente nel nostro corpo! Non si tratta di prodotti di scarto o “tossine”, come comunemente vengono presentate, bensì di elementi essenziali per lo sviluppo e la difesa della cellula e dell’organismo.
La loro funzione è quella di distruggere fisicamente i patogeni che riescono a entrare nel nostro organismo. Hanno anche funzione di “sicario” nei confronti di organismi invasori: parassiti intestinali, funghi, vermi, protozoi possono essere attaccati con successo dall'organismo solo con il contributo dei radicali liberi, che devono però essere “tenuti a bada” nel momento in cui l’organismo non li utilizza, all’interno di appositi “contenitori".
È il loro eccesso che può diventare un serio problema! Infatti lo stress ossidativo è il risultato di un eccessivo accumulo di radicali liberi a livello molecolare. In particolar modo, i più esposti a questa reazione ossidativa sono i lipidi, le proteine e il DNA delle cellule.
Cosa comporta il protrarsi della reazione ossidativa?
La quantità prodotta di radicali liberi riveste un ruolo centrale nella comparsa delle malattie o dell’inestetismo.
Le cellule esposte ad un’incontrollata reazione ossidativa presentano danni nel loro DNA i quali alterano la loro funzionalità e ne casi più gravi, muoiono.
Eppure il 2% di tutto l’ossigeno che respiriamo e trasformiamo in energia all’interno delle nostre cellule, si trasforma in radicale libero!
Per il mantenimento della vita cellulare e per l’attivazione delle reazioni chimiche, la cellula ha bisogno di energia e di ossigeno. L’ossigeno è fondamentale per la vita ma può essere fonte di danno, perché responsabile della formazione dei radicali liberi (ROS) ossia specie reattiva dell’ossigeno.
All’interno delle nostre cellule esiste un organello che è paragonabile ad una centralina energetica: la sua caratteristica è quella di produrre una serie di “prodotti” che prendono il nome di radicali liberi.
Ogni volta che il nostro corpo produce radicali liberi, le nostre cellule dispongono di un sistema di difesa che serve a rendere inerte il radicale libero.
Avete presente cosa succede quando tagliamo una mela e la lasciamo esposta all’aria?
Questa, per effetto dei radicali liberi, in poco tempo inizierà a scurirsi. Il colore scuro è segno che i radicali liberi stanno ossidando le sostanze nutrienti in essa contenute, come vitamine, sali minerali, polifenoli e antiossidanti. L’inquinamento, la luce solare, alcuni alimenti e il fumo di sigaretta sono anch’esse fonte di produzione radicalica.
Pensate che una sola sigaretta produce circa 10 miliardi di radicali liberi!
Si, avete letto bene! Una quantità enorme di radicali liberi capaci di esaurire gli antiossidanti che sono prodotti naturalmente dal nostro organismo.
Ma come si difende il nostro organismo dall’attacco dei radicali liberi?
Vari studi hanno messo in risalto come alcune sostanze, contenute in specifiche piante e in molti alimenti, possiedano elevate propietà adattogene. Tali propietà sono in grado di aumentare la resistenza dell’organismo a stressor di varia natura, sia fisica sia psichica. Il glutatione, il coenzima Q e gli enzimi superossido dismutasi e catalasi sono le armi che le nostre cellule utilizzano fisiologicamente per contrastare l’azione ossidativa dei radicali.
Adesso non resta che prendere in considerazione che esistono più strategie anti-age di quante normalmente ne vengano utilizzate. Se conosci il “nemico” la strategia per combatterlo sarà l’unica arma vincente!
Mi rivolgo a te che ami il tuo lavoro e che, ogni giorno, investi i tuoi soldi e il tuo tempo per offrire ai tuoi clienti un momento di benessere: quante volte ti è capitato di attuare protocolli di lavoro che sono risultati essere un buco nell’acqua?
Non fare la fine del radicale libero! Investi sulla competenza: questo ti permetterà di orientarti tra le mille offerte che l’industria del benessere ti propone ogni giorno, tra sogni e realtà.
A presto!