Continuano i nostri incontri dedicati alla divulgazione di una metodologia di Estetica Funzionale che ha lo scopo di elevare il più possibile la figura professionale dell’estetista e dell’operatore del benessere.
Il fine è quello di accrescere le competenze degli operatori, di promuoverne la loro professionalità e di valorizzare una professione che da troppi anni è stata sottostimata.
Skin aging, ormoni, inestetismi e anamnesi della cliente forniscono preziose informazioni sui processi biologici dell’organismo.
Siamo abituati a sentire parlare d’invecchiamento cronologico e, di come il trascorrere degli anni porti inevitabilmente ad un rallentamento dei processi cellulari e di conseguenza a un cambiamento dei tratti somatici.
Ma l’invecchiamento è realmente solo un fatto cronologico o è possibile rallentarne il tempo?
Oggi mi vorrei soffermare sull’importanza di un’anamnesi precoce, e di come questa, risulti essere uno strumento di lavoro capace di prevenire e di ridurre quell’affaticamento cellulare che innesca a cascata la produzione di radicali liberi.
Molecole instabili, molto reattive e ossidanti che si producono normalmente nelle reazioni biochimiche cellulari, ma, che perdono il loro equilibrio nel momento in cui l’equilibrio stesso cessa di esistere.
Perché sono così nocivi per il nostro organismo?
Quando la produzione di radicali liberi è maggiore rispetto alle capacità antiossidanti delle nostre cellule, nell’organismo si genera uno sbilanciamento dei processi metabolici, dovuto dall’accumulo eccessivo di questi composti.
Le cellule esposte a continuo stress biochimico creano processi infiammatori nell’intero organismo. La flogosi deteriora il DNA e le membrane cellulare.
Tra le cause maggiori dei processi infiammatori abbiamo, in prima fila gli squilibri biochimici ormonali e psico-emozionali, insieme ad un’accentuata disbiosi intestinale e ad un'eccessiva produzione di adrenalina.
Prima del fatidico momento, stanchezza, insonnia o aumento di peso erano in realtà segnali d’allarme che il nostro corpo provava ad inviarci. Occhiaie, rughe e perdita di tono sono prossimi nel manifestarsi.
Forse è proprio quello il momento in cui osservandoci, iniziamo a sentirci vecchi!
Il profondo desiderio di ottenere e mantenere la giovinezza eterna è innegabilmente una costante nella vita di molti individui. Il nostro aspetto fisico sembra essere l’unico rilevatore del passare del tempo.
La bellezza anche se artefatta diviene un indicatore con il quale, erroneamente, viene valutato lo stato di benessere di una persona. Belli fuori e ammalati dentro!
L’invecchiamento è in realtà, un evento multisistemico che coinvolge tutto l’organismo.
Gli ormoni rivestono un ruolo importante e danno importanti indicazioni sullo stato di salute delle nostre clienti.
Essi sono modulatori organici ma anche, indicatori di numerosi cambiamenti cellulari. Difatti il sistema neuroendocrino può essere un barometro utile per verificare il grado d’invecchiamento prematuro, in atto a livello cellulare.
Ma in che modo è possibile rallentare questi processi ossidativi e ottenere il massimo dei risultati, quando effettuiamo un intervento di tipo estetico?
A presto!